sabato 20 luglio 2013

Caffè Pedrocchi a Padova

Non un museo vero e proprio, ma il Caffè Pedrocchi di Padova merita senz'altro un post.
Situato in via Febbraio 15, a pochi passi da Piazza Cavour e nel cuore del centro storico della città, rappresenta un riferimento per i padovani e per molti turisti. 
Considerato il Caffè Senza Porte poichè era sempre aperto di giorno e di notte, vi si riunivano tutti gli intellettuali, gli artisti, gli studenti e le persone note. Un mix di cultura che non aveva eguali. 
Insolita meta goliardica per studenti universitari, proprio qui fu dato il via ai Canti di Gioia, insieme di canzoni riferimento per gli studenti padovani ma successivamente anche nazionali, ripresi dai Goliardi di tutto il mondo.

La storia della nascita di questo caffè và raccontata. Francesco Pedrocchi, di origine bergamasca, aveva una piccola bottega di caffè situata proprio in quella zona. Il figlio Antonio, abile commerciante, riuscì a comprare i negozi contigui al suo e a crearsi uno spazio dove poi fu creato l'edificio in stile neoclassico. Giuseppe Jappelli, noto ingegnere e architetto dell'epoca, si occupò della realizzazione. 


Le sale superiori, molto ampie e caratteristiche, erano adibite ad incontri e convegni, un pò come oggi. 

Antonio Pedrocchi lasciò il caffè a Domenico Cappellato, il figlio di un suo dipendente, e nel 1891 il Caffè Pedrocchi passa di proprietà al Comune di Padova, per volere dello stesso.

Purtroppo oggi non abbiamo molte delle sale che lo caratterizzavano in passato, date le numerose e discusse modifiche apportate dall' architetto Angelo Pisani

Il Pedrocchi è un riferimento per la città. Meta di turisti e curiosi di ogni genere, merita senz'altro una visita. Mangiare o anche solo fare colazione può diventare costoso, sedendosi al tavolo. Ma potrete farvi un caffè al volo al banco, e se siete fortunati, mangiare tutto ciò che trovate verso l'ora dell'aperitivo. Ricercato ma piacevole, il Caffè senza porte rimane un edificio storico di nota bellezza.