venerdì 16 ottobre 2009

La Certosa - Cimitero Monumentale - FERRARA


Oggi sono stata al Cimitero Monumentale di Ferrara, cioè laCertosa.
Devo dire che era ora, visto la vicinanza da casa mia! Era pomeriggio presto, il cielo ricco di nuvole e l'entrata fiammeggiava.
Per andare alla Certosa bisogna percorrere
 Corso Porta Mare fino alla fine di Piazza Ariostea e da quì girare a destra. Ci si arriva tranquillamente in macchina, e già lungo la strada si possono notare molti fioristi con botteghine tipiche, molto suggestive!
In fondo alla strada si apre l'entrata. I parcheggi esterni sono gratuiti e sono tutti lungo la strada, mentre dentro è vietato l'accesso alle auto se non le autorizzate..devo dire che c'era un funerale, e molte erano le auto parcheggiate all'interno, forse in questo caso si fa un'eccezione.

Le notizie storiche e qualche curiosità le trovate qua
La Certosa di Ferrara

Ed ecco come si presentava oggi l'entrata alla Certosa, con un sole sfumato e nuvole delicate!

Il Cimitero ci appare subito nella sua ampiezza e maestosità. C'è un funerale oggi ma non ci mette tristezza perchè quì non sembra affatto di essere in un cimitero, anzi! Il silenzio è ovunque, regna pace e serenità, ma non tristezza. Il giardino si apre immenso e molto curato, la stradina di ghiaia è lunga e c'è da camminare! Ma sembra di essere in un posto dove tutto si è fermato, e in effetti..tutto è fermo!
Decidiamo di raggiungere l'ingresso principale e attorno a noi mille guardiani. Sì, una colonia felina con le sue casette, moltissimi gatti che adornano e colorano le tombe già molto colorate.

Lungo il primo porticato ci fermiamo a guardare qualche tomba. Mi sono sempre piaciuti i cimiteri monumentali ma questo è davvero..toccante. Le tombe sono anche del 1800, e sono incastonate perfino alle basi del porticato, tanto che bisogna stare attenti a non calpestarle. Ma sono davvero suggestive. Dobbiamo stare attenti a seguire bene i cartelli, durante il percorso le stradine si snodano ed è facile perdersi! Sbirciamo qua e là e rimango davvero rapita da alcune tombe..con statue splendide, toccanti, poetiche, perfino una piramide egizia con due sfingi come guardiane!

Camminando lungo il corpo centrale intravediamo la Chiesa di San Cristoforo, bellissimo esempio romanico, restaurata da poco. Come già detto c'era un funerale quindi non l'abbiamo visitata. Lungo la strada ci appare un altro gatto (una gatta!!) dolcissimo e affettuosissimo. Abbiamo infatti scoperto che ogni gatto ha la sua zona. Cosa fa? In realtà dopo abbiamo capito che aspettava la pappa!! Eccolo accanto al simbolo per eccellenza di Ferrara: la bicicletta!


Il paesaggio delle Certosa ricorda molto i cimiteri inglesi. Ci sono diverse zone di prato verde ancora utilizzabile, con mini tombe tutte in fila. Al nostro arrivo il sole ormai calava e dava un'ombreggio da conquista! Bella questa cosa, in pratica si tratta di un cimitero dove tutti possono essere seppelliti.

Cerchiamo la tomba di De Pisis ma non la troviamo. Ci sono delle zone interne alle quali si accede attraversando delle grosse zanzariere, credo per non far entrare i piccioni o altri strani animali volatili che popolano il parco. Dentro, al buio, sembra di stare in una vecchia soffitta impolverata, illuminata solo da qualche luce. Ottimo posto per giocare a nascondino da ragazzini, quando i film dell'orrore non fanno ancora paura!!
Saltiamo allora la tomba di De Pisis e ci dirigiamo a cercare quella diBoldini.
Ecco il lungo porticato! Se vi interessa visitare solo la tomba di Boldini vi consiglio di percorrere tutta la
strada fino in fondo! Si trova infatti alla fine del cimitero, lungo la strada grande esterna.
Alla fine del lungo porticato (come potete vedere le tombe sono anche presenti lungo le basi delle colonne) si arriva in una zona dove la tomba di Boldini appare maestosa! Sono rimasta sbalordita, ci sono dei gradini e sono salita fino il alto..anche se più che una tomba mi sembrava un monumento! In effetti, proprio davanti c'è un cartello, che dice che le spoglie sono state trasferite in una nuova tomba. In pratica questo sarebbe il "vecchio monumento Boldini".
Rimango comunque affascinata perchè questa evidentemente era la tomba che aveva voluto lui.

Poco più in là, anche se non ci siamo arrivati immediatamente (in realtà è più un labirinto che un cimitero, non ho nemmeno visto un custode!)..ecco la tomba dove sono sepolti lui e i suoi cari.



Nella stessa zona scoviamo la tomba molto semplice di Govoni e famiglia.


Curiosando tra le altre tombe in zona resto davvero colpita dalla quantità di fiori, tutti bellissimi. Molti cimiteri hanno fiori finti sulle tombe, e anche questo ne aveva diversi, ma non potete immaginare quanti erano quelli veri! Moltissimi. Ho raccolto qualche piantina che era caduta, e non abbiamo fatto un solo passo senza il nostro..angelo custode, che oggi ci ha tenuto compagnia.

Tornando indietro la piccola gattina si ferma e ci lascia in compagnia di altri suoi amichetti..
impressionante la quantità di gatti che ho visto oggi, tutti sterilizzati e affettuosissimi, curiosi, strusciosi e dolcissimi..diciamo una piacevole compagnia per chi ama questo tipo di cimiteri..


Tornando indietro proviamo a ricercare la tomba di De Pisis, e finalmente la troviamo. Accanto alla tomba, di marmo color rosa tenero c'è una statua di marmo bianco, molto bella e toccante. Ha le ciglia corrugate e la testa appoggiata all'iscrizione, piange o è disperata, ma è talmente candida che ci viene il desiderio di conoscere lo scultore..

Ormai è quasi buio e fa anche freddo, quindi ci dirigiamo verso l'uscita.
Un dolce pensiero e ricordo di cose passate ma sempre vive si respira nell'aria. Peccato non aver visitato la Chiesa ma sicuramente torneremo, anche a scoprire le altre tombe. L'aria invernale rende questo luogo ancora più bello e caldo, nonostante il gelo. La profondità si respira ed entra dentro, la si tocca quasi. Ogni cosa è illuminata, come ha scritto qualcuno.

Salutiamo i nostri cari morti sempre vivi, all'esterno si intravede una bottega di fiori, con un'immancabile bicicletta appoggiata sul muro a fianco.